Veronica, attratta da Cristo
Veronica: accogliere la tenerezza del Padre
Riscoprire l'interiorità come desiderio di Dio
Ascolta le omelie del Triduo 6 - 8 luglio
"L'ho passata con grande aridità e, tutta questa notte, sono stata tentata in più modi, in particolare, sopra la fede e di pusillanimità; che in un momento, perderò tutto; e che per me non vi è speranza nessuna. Io ho detto al demonio: Queste cose non occorre che tu me le metta in capo, perchè lo so che non sono buona a niente; ma spero nella misericordia di Dio e nella sua carità, e finchè...posso lo voglio servire e amare. E poi mi sono voltata verso il Signore, e gli ho detto: Mio Dio, eccomi tutta per Voi. Io di volontà, vi voglio amare e con la vostra volontà mi voglio stringere. Disponete Voi di me quello che volete. Purché vi ami e stia con Voi, mi basta. (dal Diario di Santa Veronica)
"Mi pareva di sentire certi tocchi nel cuore che mi destavano dalla sonnolenza di me stessa. Avevo certo lume sopra le vere virtù; ma non mi risolvevo ad abbracciarle. Sentivo stimolo verso di esse, ma vedevo e comprendevo la mia impotenza. Dall'altra parte apprendevo che se io avessi una vera fede e speranza in Dio, verrei a quella spogliazione che Esso tanto richiede da me." (dal Diario di Santa Veronica)
"In questo mentre si andò al Mattutino. Io vi andai con le altre, ma per il dolore che avevo nel cuore, non mi reggevo in piedi. Mi parve di sentire una voce interna e anche nelle orecchie che così mi disse: "Spera in me, non dubitare". In questo punto mi si avviò la fede in Dio, e tutta speranza nella sua carità; cominciai il Mattutino con le altre, ma subito mi venne un non so che. Restai come fuori di me, ma conoscevo bene che dicendo i salmi, sempre mi pareva di sentire una voce sonora ivi, accanto a me; mi dava tal vigore, che anch'io dicevo ben forte". (dal Diario di Santa Veronica)